giovedì 5 dicembre 2013

Caro Mauro, Dubai...

non è come me l'aspettavo. In realtà non so di preciso cosa mi aspettassi, ma Dubai mi ha sconvolto. E' stata una mistura di storie, letture, esperienze personali che in così poco tempo ha stravolto la mia scala di valori, la mia visione del mondo.
Dubai è una città nuova, giovane, finta, senza storia, costruita da gente che vuole imitare ad ogni costo l'occidente con un celodurismo esagerato. Qui tutto è costruito per essere il più (alto, bello, lungo, largo, grande) del mondo, con la convinzione che col denaro ci si possa comprare l'anima delle persone. E purtroppo ci riescono. Dubai è la nuova America, o perlomeno e l'America del Middle East, tutti i poveri e i disperati vengono qua a lavorare per guadagnare qualcosa per loro e per la loro famiglia. 
C'è Willen, pakistano,  il portiere del mio palazzo, che lavora 12 ore al giorno 30 giorni al mese, vive a un'ora di distanza dal lavoro, per l'equivalente di 220 euro al mese che invia puntualmente nel suo paese per mantenere sua moglie e i suoi due figli, eppure ogni volta che mi vede ha sempre una parola e un sorriso per me.
C'è Anoj, mio collega nepalese che si spacca la schiena per 300 euro al mese e vive dall'altra parte di Dubai, e ogni volta che parliamo è sempre positivo e sorridente.
Potrei continuare ancora a raccontarti storie del genere, e tu potresti dirmi: "Hai scoperto solo a 30 anni che esiste la povertà?" Io potrei risponderti di si, perché finché una cosa così non la vivi, non la tocchi con mano, non potrai mai comprenderla. Vedere i miei colleghi che a fine serata mangiano qualcosa pur di evitare di comprarlo e risparmiare quei pochi soldi, mi logora.
Poi mi guardo, ho un ottimo stipendio, prospettive di carriera, tutto quello che un ragazzo di 28 anni potrebbe desiderare, ma... (c'è sempre un ma)
Penso: ma davvero voglio fare questa vita? fare quello che la società mi impone? laurearmi, lavorare, sposarmi, comprare una casa, comprare un'auto, fare dei figli, comprare un'auto più grande, andare in pensione? Io non voglio. voglio viaggiare. a piedi, con una bicicletta, voglio vedere coi miei occhi cosa succede nel mondo, voglio viverlo il mondo, voglio aiutare gli altri. voglio vivere del giusto. voglio viaggiare e aiutare gli altri ecco il mio sogno nel cassetto. 
Ecco perché quando i miei amici mi chiedono di fare delle foto, sono restio, perché so cosa si nasconde dietro quei grattacieli. 

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