domenica 17 ottobre 2010

...Vogliamo ritenere, e la dò come ipotesi, che Dio, se esiste, consiste anche in informazione aggregata. Non posso dire in che modo, ma penso di poter dire che in qualche modo pensa, ricorda, conosce.

Ebbene, qualcuno si è chiesto, pensando più ai telefonini in realtà, se esista un limite teorico nel ridurre la quantità di energia necessaria per poter gestire informazioni (memorizzarle, o trasferirle, elaborarle o altro). La risposta a questo quesito arriva proprio dal principio di Heisenberg, per via del fatto che l'informazione, per esistere, deve avere un grado di certezza (la totale incertezza corrisponde all'assenza di informazione, detta molto volgarmente). Heisenberg ci dice, con un principio ampiamente riscontrato, che il prodotto della massima accuratezza con cui possiamo determinare (ad esempio) quantità di moto e posizione di una particella è una costante. Ne consegue che se misuro molto bene la posizione, avrò una grande incertezza su massa e velocità (e viceversa). Da queste considerazioni deriva (e si dimostra) che la minima energia per gestire un bit di informazione è una quantità non nulla.

Conseguenza: perchè informazione aggregata possa esistere, in questo universo, serve energia. Se Dio esiste in questo universo, allora ha bisogno di energia. Ma se Dio non può dipendere da qualcosa di terzo rispetto a se stesso, allora Dio è energia. Einstein dice, del resto, E=mc2 : la materia è fatta di energia. Questo vorrebbe dire che tutto ciò che esiste è Dio. La conclusione di queste considerazioni sconcerta anche me stesso. Mi sembra così semplice questo concetto...

Nessun commento:

Posta un commento