Charles Darwin, Winston Smith, Werner Karl Heisenberg, Don Chisciotte, Jonathan Livingston, Piccolo Principe, Thomas A. Anderson, Piscine Molitor Patel, Alexander Supertramp, Ibn Battuta, Tiziano Terzani.
mercoledì 20 ottobre 2010
domenica 17 ottobre 2010
...Vogliamo ritenere, e la dò come ipotesi, che Dio, se esiste, consiste anche in informazione aggregata. Non posso dire in che modo, ma penso di poter dire che in qualche modo pensa, ricorda, conosce.
Ebbene, qualcuno si è chiesto, pensando più ai telefonini in realtà, se esista un limite teorico nel ridurre la quantità di energia necessaria per poter gestire informazioni (memorizzarle, o trasferirle, elaborarle o altro). La risposta a questo quesito arriva proprio dal principio di Heisenberg, per via del fatto che l'informazione, per esistere, deve avere un grado di certezza (la totale incertezza corrisponde all'assenza di informazione, detta molto volgarmente). Heisenberg ci dice, con un principio ampiamente riscontrato, che il prodotto della massima accuratezza con cui possiamo determinare (ad esempio) quantità di moto e posizione di una particella è una costante. Ne consegue che se misuro molto bene la posizione, avrò una grande incertezza su massa e velocità (e viceversa). Da queste considerazioni deriva (e si dimostra) che la minima energia per gestire un bit di informazione è una quantità non nulla.
Conseguenza: perchè informazione aggregata possa esistere, in questo universo, serve energia. Se Dio esiste in questo universo, allora ha bisogno di energia. Ma se Dio non può dipendere da qualcosa di terzo rispetto a se stesso, allora Dio è energia. Einstein dice, del resto, E=mc2 : la materia è fatta di energia. Questo vorrebbe dire che tutto ciò che esiste è Dio. La conclusione di queste considerazioni sconcerta anche me stesso. Mi sembra così semplice questo concetto...
Ebbene, qualcuno si è chiesto, pensando più ai telefonini in realtà, se esista un limite teorico nel ridurre la quantità di energia necessaria per poter gestire informazioni (memorizzarle, o trasferirle, elaborarle o altro). La risposta a questo quesito arriva proprio dal principio di Heisenberg, per via del fatto che l'informazione, per esistere, deve avere un grado di certezza (la totale incertezza corrisponde all'assenza di informazione, detta molto volgarmente). Heisenberg ci dice, con un principio ampiamente riscontrato, che il prodotto della massima accuratezza con cui possiamo determinare (ad esempio) quantità di moto e posizione di una particella è una costante. Ne consegue che se misuro molto bene la posizione, avrò una grande incertezza su massa e velocità (e viceversa). Da queste considerazioni deriva (e si dimostra) che la minima energia per gestire un bit di informazione è una quantità non nulla.
Conseguenza: perchè informazione aggregata possa esistere, in questo universo, serve energia. Se Dio esiste in questo universo, allora ha bisogno di energia. Ma se Dio non può dipendere da qualcosa di terzo rispetto a se stesso, allora Dio è energia. Einstein dice, del resto, E=mc2 : la materia è fatta di energia. Questo vorrebbe dire che tutto ciò che esiste è Dio. La conclusione di queste considerazioni sconcerta anche me stesso. Mi sembra così semplice questo concetto...
martedì 12 ottobre 2010
lunedì 11 ottobre 2010
I Always Wanted a Shaved Monkey
scrivereleggereinformazionelibertàpensierofamigliabatticuorepassatopresentefuturo(?)
"Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto ieri e ciò che rimarrà domani;
l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra".
Fernando Pessoa
"Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto ieri e ciò che rimarrà domani;
l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra".
Fernando Pessoa
domenica 24 gennaio 2010
metadecisioni
il problema è decidere di decidere o, meglio, decidersi di decidere... non fare finta che il problema non esiste significa solo posticipare la decisione, scappare...
Non è bello scappare, è meglio prendere di petto le situazioni e affrontarle con calma e coraggio... decidersi di decidere.
Non è bello scappare, è meglio prendere di petto le situazioni e affrontarle con calma e coraggio... decidersi di decidere.
mercoledì 16 dicembre 2009
venerdì 11 dicembre 2009
Buon Viaggio
Quanto tempo che non butto giù qualche pensiero, e quanti pensieri in tutto questo tempo...
Ho letto molto in questo periodo, come non avevo mai fatto prima, leggere mi sta aiutando a cambiare. Questo è un periodo di transizione, mi piace chiamarlo il medioevo della mia vita, e si sa, in tutti i periodi di transizione le cose non vanno sempre bene, ci si deve disabituare a quello che si è stati e iniziare ad abituarsi a come si sarà.
D'altronde il cambiamento è il motore della vita, tutto cambia, o, per riprendere il principio di Lavoisier: "Tutto si trasforma." Noi ci trasformiamo continuamente, e la maggior parte delle volte non ce ne accorgiamo, poi arriva un giorno, un pigro martedì pomeriggio che ci fermiamo a pensare, a fare il checkpoint e ci rendiamo conto di quanto siamo cambiati.
Ho capito quanto è importante il valore dell'amicizia, se fai due calcoli, ti accorgi che al mondo sei solo con i tuoi amici. Noi cambiamo, le persone cambiano, i sentimenti vanno e vengono, ma cazzo, l'amicizia quando è vera, è più dura e preziosa di un diamante, e so che dirlo è più banale di un libro di Moccia, ma ti accorgi di questo solo quando i tuoi amici sono lontani da te. E' come il pavimento, non lo guardi mai ma sai che hai sempre dove poggiare i piedi, non appena manca te ne rendi subito conto.
Ho capito quanto è importante stare bene con se stessi, prima che con gli altri. D'altronde se non ti piaci tu, come puoi pensare di piacere agli altri. E per stare bene con se stessi bisogna fare, fare qualsiasi cosa si desidera, porsi degli obbiettivi e realizzarli a uno a uno, tutti. Essere pragmatici.
Ho capito quanto è bello conoscere tante cose, non importa su cosa, l'importante è conoscere, essere curiosi di quella curiosità che ci spinge ogni volta a chiederci cosa vuol dire una parola, come viene prodotto un frutto, che ci spinge ad arricchirci.
Ho capito quanto è bello viaggiare. Viaggiare è il miglior modo per conoscere e arricchirsi, di storie, di conoscenze, di vitalità. Viaggiare ti apre la mente, gli occhi, non gli occhi nel senso di apparato visivo, viaggiare apre gli occhi della mente. Amo viaggiare forse come amo vivere, ma forse perché per me vivere è viaggiare, la vita stessa è un viaggio. Il più bel viaggio.
Ho letto molto in questo periodo, come non avevo mai fatto prima, leggere mi sta aiutando a cambiare. Questo è un periodo di transizione, mi piace chiamarlo il medioevo della mia vita, e si sa, in tutti i periodi di transizione le cose non vanno sempre bene, ci si deve disabituare a quello che si è stati e iniziare ad abituarsi a come si sarà.
D'altronde il cambiamento è il motore della vita, tutto cambia, o, per riprendere il principio di Lavoisier: "Tutto si trasforma." Noi ci trasformiamo continuamente, e la maggior parte delle volte non ce ne accorgiamo, poi arriva un giorno, un pigro martedì pomeriggio che ci fermiamo a pensare, a fare il checkpoint e ci rendiamo conto di quanto siamo cambiati.
Ho capito quanto è importante il valore dell'amicizia, se fai due calcoli, ti accorgi che al mondo sei solo con i tuoi amici. Noi cambiamo, le persone cambiano, i sentimenti vanno e vengono, ma cazzo, l'amicizia quando è vera, è più dura e preziosa di un diamante, e so che dirlo è più banale di un libro di Moccia, ma ti accorgi di questo solo quando i tuoi amici sono lontani da te. E' come il pavimento, non lo guardi mai ma sai che hai sempre dove poggiare i piedi, non appena manca te ne rendi subito conto.
Ho capito quanto è importante stare bene con se stessi, prima che con gli altri. D'altronde se non ti piaci tu, come puoi pensare di piacere agli altri. E per stare bene con se stessi bisogna fare, fare qualsiasi cosa si desidera, porsi degli obbiettivi e realizzarli a uno a uno, tutti. Essere pragmatici.
Ho capito quanto è bello conoscere tante cose, non importa su cosa, l'importante è conoscere, essere curiosi di quella curiosità che ci spinge ogni volta a chiederci cosa vuol dire una parola, come viene prodotto un frutto, che ci spinge ad arricchirci.
Ho capito quanto è bello viaggiare. Viaggiare è il miglior modo per conoscere e arricchirsi, di storie, di conoscenze, di vitalità. Viaggiare ti apre la mente, gli occhi, non gli occhi nel senso di apparato visivo, viaggiare apre gli occhi della mente. Amo viaggiare forse come amo vivere, ma forse perché per me vivere è viaggiare, la vita stessa è un viaggio. Il più bel viaggio.
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